Colori di piante, profumi di leggende: il Crisantemo

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Scritto da Noemi Giovino

Pubblicato il 2 Novembre 2021

Torna la rubrica Colori di piante, profumi di leggende: vi porteremo alla scoperta di fiori e piante che hanno legato i loro significati a particolari eventi, usi e tradizioni locali. Nuovo appuntamento : il Crisantemo, il fiore dell’aldilà.

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Di cosa si tratta – i Crisantemi fanno parte della famiglia delle Compositae, genere chrysanthemum cui fanno riferimento circa 200 specie. Si tratta di una pianta perenne con rami in parte legnosi e in parte erbacei la cui altezza va dai 20 cm circa sino a 1 metro, dotati di molti petali. I colori presenti sono tantissimi, tra i più diffusi ci sono il bianco, il rosa, il rosso, l’arancione, il giallo, il viola e il marrone. Sebbene questi fiori siano maliconicamente legati alla ricorrenza del 2 novembre, giorno della Commemorazione dei Defunti, il nome stesso indica un fiore tutt’altro che cupo. Il termine deriva dalle parole greche chrysós (oro) e anthémon (fiorente), col significato di «fiorente d’oro». Il fiore è originario della Cina, ma all’inizio del IV secolo giunse in Giappone dove fu denominato kiku. Presenti in Europa fin dal XVII secolo, i crisantemi non avevano avuto inizialmente molta fortuna: un primo cambiamento avviene nell’Ottocento quando iniziano ad ornare i salotti borghesi.

Erboristeria, profumeria e cosmesi – In italia è un elemento conosciuto per vari trattamenti non farmacologici tanto che possiamo trovarne la tintura madre, le capsule, le tisane di crisantemo americano e non solo. Il crisantemo americano viene utilizzato per depurare l’organismo da scorie e tossine e agisce contro le infezioni dell’apparato urinario. Viene inoltre utilizzato per tenere sotto controllo gli zuccheri nel sangue. I giapponesi sostengono infatti che questi fiori favoriscono la longevità e, difatti, in erboristeria vengono utilizzati per questi scopi e per combattere la ritenzione dei liquidi, agevolando così il ricambio generale. Nel mondo della cosmesi koreana, invece, il crisantemo zawadskii, una particolare specie locale resistente al gelo, ha proprietà antinfiammatorie e rivitalizzanti per la pelle e viene utilizzato nelle formulazioni di numerosi prodotti per la skincare: può, ad esempio, aiutare a lenire e calmare la pelle stressata e irritata.

Cucina – a quanto pare i fiori di crisantemo sono irrinunciabili nella tradizionale Chrysanthemum Hot Pot della cucina cinese e vietnamita. Si tratta di una salsa calda a base di soia, sesamo, cherry e fiori di crisantemo nella quale posso essere bagnati piccoli pezzi di manzo, di pollo, di tofu o gamberetti. Per saperne di più, clicca qui.  Se siete interessati e amate i sapori della cucina orientale vi consigliamo di dare un’occhiata alle ricette raccolte da L’orto di Michelle: non ve ne pentirete! Un rapido click qui per le ricette dedicate al crisantemo.

Leggende e curiosità – una varietà di crisantemo, lo hironishi, presenta 16 petali disposti a raggio richiamando l’immagine del sole: si tratta del simbolo della famiglia imperiale giapponese. Oggi, quando i crisantemi fioriscono nei giardini imperiali di Tokyo, l’imperatore offre un ricevimento grandioso durante il quale si mostrano agli invitati le più recenti varietà. Forse non tutti sanno che in Italia, il territorio pavese compreso fra Mezzanino, Casanova Lonati, Rea Po e Verrua Po è da sempre stato l’epicentro della coltivazione e della vendita dei crisantemi. Nella sola Verrua Po i vivai fino a qualche anno fa erano quasi un centinaio, mentre ora sono circa una dozzina. Ma perché qui i crisantemi? Si narra che una famiglia ligure, residente a Verrua Po, avesse portato con sé qualche talea di questo fiore per interrarla. Il crisantemo trovò subito l’habitat ideale per crescere nella pianura del Po dove tanta umidità e nebbia si dimostrarono fondamentali alla crescita di questo fiore che non ha bisogno di molta luce.

Cultura popolare: la tradizione italiana li lega ai defunti ma tutto questo deriva solo da una concomitanza stagionale: i crisantemi fioriscono in autunno, dalla fine di ottobre, coincidendo con le festività di Ognissanti e dei Morti. Non in tutta Europa però è così: nella tradizione anglosassone il crisantemo è il fiore che si regala quando nasce un bambino. Mentre negli Stati Uniti accompagna le feste e le riunioni familiari. Sempre in Giappone, il 9 settembre si festeggia il Kiku no Sekku – il Giorno dei Crisantemi – dove per tradizione si beve almeno una tazza di saké con petali di crisantemo. Infine nell’home décor contemporaneo il crisantemo è fra i soggetti preferiti per maxi sticker decorativi da parete.

Noemi Giovino, archeologa medievista.

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