La prima tappa della nostra rubrica “A bordo di Ambrosia” ci conduce nella cripta di Anagni, detta di “San Magno”, nei sotterranei della Cattedrale. Scopri insieme a noi le meraviglie nascoste in questo splendido edificio medievale!
La cripta di Anagni: un caleidoscopico gioiello sotterraneo
Costruita dal vescovo Pietro da Salerno contemporaneamente alla Cattedrale, tra il 1072 e il 1104, la cripta di Anagni aveva la funzione di conservare le reliquie di San Magno (cui era dedicata), e delle sante Neomisia, Aurelia e Secondina, insieme a quelle di altri martiri.
L’ambiente è maestoso. L’occhio si perde in un coloratissimo ciclo di affreschi che racconta la storia della Salvezza dell’uomo, dalla Creazione fino alla fine dei tempi. Questi splendidi affreschi sono opera di tre botteghe di artisti anonimi, conosciuti come Primo Maestro di Anagni o Maestro delle Traslazioni, Secondo Maestro di Anagni o Maestro Ornatista e Terzo Maestro di Anagni.
Vicino all’entrata, si colloca la Creazione del Cosmo e delle sue componenti fisiche, con la rappresentazione del Firmamento e dello Zodiaco. Ma è l’affresco della seconda volta a catturare il nostro interesse: la raffigurazione del Microcosmo, creazione filosofico-scientifica dell’uomo.
Un tema iconografico molto interessante: il Microcosmo nella cripta di San Magno
In questo affresco l’uomo è al centro, nudo e a figura intera. Attorno a lui ci sono quattro sezioni, di diversi colori, e alcuni volti. Partendo dall’esterno, vediamo:
- gli elementi naturali: aria, fuoco, terra, acqua;
- il ciclo delle stagioni, dove in modo analogo e in quadranti sono disposti primavera, estate, autunno e inverno;
- le età dell’uomo, sottoforma di volti: infanzia, adolescenza, giovinezza e senilità;
- il temperamento dell’uomo durante le fasi della vita, sanguigno, collerico, malinconico e flemmatico.
La corona verde centrale ci svela il messaggio di questo schema circolare, riportando la frase “MICROCOSMUS ID EST MINOR MUNDIS”. All’interno di tutto, al centro, vi è la figura dell’uomo, con le lettere della parola “HOMO” distribuite nei quadranti.
Il mondo dell’uomo, il suo “microcosmo”, è rappresentazione del cosmo stesso, “macrocosmo”: i suoi umori sono i quattro elementi, le quattro fasi della sua vita sono le stagioni.
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