La tradizione del Presepe a Roma: storia, aneddoti e curiosità

Pubblicato il 22 Dicembre 2020

Per la rubrica “ROMA CURIOSA: tutto quello che vorreste sapere sulla nostra Capitale” oggi parliamo de “La tradizione del Presepe a Roma: storia, aneddoti e curiosità”.

Origine del nome

Il termine presepe (o presepio) deriva dalla parola latina “praesaepe”, con la quale si indicava sia la mangiatoia che la stalla (letteralmente, il luogo che ha davanti – prae – un recinto – saepes -).  

Presepe o presepio?

Se volete togliervi il dubbio su quale dicitura sia giusto utilizzare, l’Accademia della Crusca ha la risposta per voi: sono entrambe corrette e a conferma di ciò scende in campo addirittura Alessandro Manzoni che ne “Il Natale” (Inni Sacri, 1813) le cita entrambe.

A chi dobbiamo la sua creazione?

San Francesco d’Assisi, secondo il racconto del suo primo biografo, Tommaso da Celano, desiderava che la bellezza e la grazia del Natale fossero gustate in una forma visibile.

Ispirato dalle tavole di legno della mangiatoia di Gesù che egli vide nella cripta della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma (dove ancora oggi sono conservate), il giorno di Natale del 1223 realizzò la prima rappresentazione della Natività a Greccio (Rieti).

Scelse Greccio perché, rimasto affascinato dalla vista di Betlemme dopo un pellegrinaggio in Palestina, vide in quel piccolo paese molte similitudini con la città palestinese che diede i natali a Gesù.

Il presepe più antico del mondo si trova a…

Roma! Per la precisione, nella cripta della Basilica di Santa Maria Maggiore. L’opera, commissionata da papa Niccolò IV, fu eseguita da Arnolfo di Cambio tra il 1290 e il 1291 ed è composta, ad oggi, da quattro gruppi marmorei rappresentanti la Vergine e il Bambino, San Giuseppe e i Re Magi, l’asino e il bue.

Il presepe “romano”

La tradizione del presepe “romano” si sviluppa a partire dall’800, quando le famiglie patrizie più importanti di Roma iniziano a gareggiare per realizzare nelle proprie abitazioni i presepi più imponenti, da mostrare non solo a parenti e amici ma anche a concittadini e turisti richiamati da fronde di rami appesi ai portoni come se fossero insegne.

Nel presepe romano “classico”, sullo sfondo della campagna romana caratterizzata da costruzioni rustiche e rovine di vecchi monumenti (archi e colonne soprattutto), trovano posto le statuette di terracotta raffiguranti i personaggi più caratteristici, dai pastori con le greggi ai contadini al lavoro con i loro animali fino agli artigiani.

Dove trovare i presepi più belli di Roma?

Sono due e si possono ammirare rispettivamente nella Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, in via dei Fori Imperiali e nella Chiesa di Santa Maria a Via del Mortaro, alle spalle della Galleria Sordi (già Galleria Colonna) in Piazza Colonna.

La mostra “100 Presepi”, una tradizione natalizia della Capitale

Se volete ammirare 100 (e più) presepi artigianali provenienti da ogni parte del mondo, siete nella città giusta.

Ogni Natale dal 1976, infatti, prende vita la mostra dei “100 presepi”, inizialmente ospitata nelle Sale del Bramante a piazza del Popolo e poi spostata per scelta del Vaticano in via della Conciliazione.

In questo 2020 così particolare, l’esposizione è stata oggetto di un nuovo trasloco “forzato” che la vede allestita in piazza San Pietro sotto il colonnato di sinistra, con un ingresso controllato ma libero al pubblico e un percorso a senso unico.

Nei giorni in cui sarà possibile uscire vi invitiamo a visitarla, è aperta fino al 10 gennaio 2021 dalle ore 10:00 alle ore 20:00.

Il Museo tipologico internazionale del Presepio: una tappa romana da non perdere

I sotterranei della Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta, in Via Tor de’ Conti 31 ai Fori Imperiali, ospita il Museo internazionale del presepio “Angelo Stefanucci”.

Il Museo raccoglie presepi provenienti da tutto il mondo nonché scenografie e statue di varie dimensioni di notevole pregio storico e artistico, libri, medaglie, locandine, francobolli sempre incentrati sul medesimo tema.

Si tratta di più di 3.000 pezzi esposti per offrire al pubblico una panoramica ampia e completa sulle varie interpretazioni ed ambientazioni della Natività, oltre ad una esemplificazione dei materiali che possono essere utilizzati.

Venne fondato nel 1967 dallo storico dei presepi Angelo Stefanucci (Roma 1905-1990) ed è oggi curato e gestito dall’Associazione Italiana Amici del Presepio che, allo scopo di mantenere viva la tradizione presepiale nei suoi diversi aspetti (religiosi, storici, artistici e tecnici), pubblica anche la rivista trimestrale “Il Presepio”, unica del genere in Italia.

Chiara Maria Marchetti – archeologa e guida turistica abilitata

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