Oggi esploriamo la libreria della nostra archeologa Ramona, che ci suggerisce un saggio da lei tanto amato.
Si tratta del libro “L’universo, gli déi, gli uomini” di Jeanne-Pierre Vernant.
“Volevo che quella stessa voce che un tempo, secolo dopo secolo, si rivolgeva direttamente agli ascoltatori greci, e che si è estinta, si facesse ascoltare di nuovo dai lettori di oggi. Spero che in certe pagine di questo libro, se ci sono riuscito, sia proprio lei, in eco, a risuonare.”
Con queste parole lo scrittore presenta la sua opera “L’universo, gli déi, gli uomini”, descrivendone sin dall’inizio il carattere didascalico. Non un saggio da professore ad alunno, bensì il racconto di una storia a disposizione di chiunque voglia fermarsi ad ascoltarla. Non a caso, infatti, l’idea di ripercorrere le origini dei miti greci venne in mente allo studioso quando il suo piccolo nipotino gli chiese di raccontargli una leggenda greca come storiella della buona notte.
Un saggio alla portata di tutti
In un linguaggio a metà tra la favola e il saggio, l’autore ci narra le origini del cosmo, quando dal Caos infinito nacque Gea, madre dei titani che popolarono questo primo mondo. Da qui, il racconto prosegue in ordine cronologico, attraversando i miti di eroi e semidei che costruirono la civiltà greca. La lettura ci accompagna sino ad incontrare Prometeo, Pandora, gli eroi di Troia, Ulisse, Edipo, Perseo e molti altri.
La ragione per cui Ramona ci raccomanda la lettura di “L’universo, gli déi, gli uomini” è la possibilità di esplorare attraverso i miti i diversi aspetti psicologici dell’uomo. Aspetti che rimangono invariati attraverso il susseguirsi di epoche e società. Ogni storia ci farà infatti scoprire i lati più bui e passionali dell’essere umano, facendoci apparire contemporanea una società all’apparenza così lontana da noi.
Questo è “L’universo, gli déi, gli uomini”.
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