Lo Scimmiotto – Wu cheng’en (a cura di P. Palazzesi)

Lo scimmiotto

Scritto da Martina

Pubblicato il 4 Febbraio 2021

Dopo aver letto testi greci, latini, di viaggi reali, nella fantasia e introspettivi, oggi ci spostiamo dall’altra parte del mondo. Eh si!

Il libro di cui vi voglio parlare questa volta è uno dei capisaldi dell’epos cinese. Il testo in questione è “Lo Scimmiotto”, prima parte del grande racconto di Wu Ch’êng-ên “Il viaggio in occidente”.

Ma andiamo per gradi. Se tutto “Il viaggio in occidente” racconta del viaggio del monaco Sanzang, dalla Cina verso l’India per prendere i testi sacri buddisti e diffonderli nel suo paese, “Lo Scimmiotto” racconta la storia del suo primo discepolo/aiutante, Sun Wukong, il re scimmia. Vi suona familiare?

Immagino di si, infatti da questo testo, che è uno dei 4 grandi romanzi classici della letteratura cinese, sono state estrapolate per millenni storie, alcune delle quali arrivate fino a noi. Per darvi un altro indizio su una delle più recenti e famose storie derivanti dall’opera di Wu Ch’êng-ên, vi dirò che Sun Wukong, aveva come arma un bastone in grado di allungarsi, e si muoveva su una nuvola dorata. Beh credo che oltre all’assonanza con il nome ci siate arrivati. Ebbene la storia di Dragon ball ( ma se ne potrebbero nominare centinaia di altre) è strettamente legata alle vicende raccontate nel nostro romanzo. È curioso se pensiamo che questo fu pubblicato nel 1590 circa, e probabilmente derivante da una lunga tradizione orale.

La storia di Sun Wukong riportata ne “Lo Scimmiotto” è una storia epica, di guerre e di viaggi. Lo scimmiotto nel suo girovagare alla ricerca dell’immortalità affronterà battaglie sempre più grandi fino a scontrarsi contro gli dèi e a pagare lo scotto per la sua arroganza. È difficile riportare solo un passo di questo splendido pezzo di storia che in fondo appartiene a tutti, perché come disse Arthur Waley ( sinologo e traduttore dell’opera in questione) «Lo Scimmiotto è unico nel suo complesso di bellezza e assurdità, di profondità e insensatezza».

Tuttavia solo per provare a mostrarvi la poesia che accompagna la narrazione vi riporterò poche righe del primo capitolo, quindi la creazione di Sun Wukong:

«C’era una rupe che sin dalla creazione del mondo era stata influenzata dalle pure essenze del Cielo e dagli squisiti aromi della Terra, dal vigore della luce del sole e dalla grazia del lume di luna, sinchè alla fine fu magicamente pregna e un giorno si spaccò, e partorì un uovo di pietra grande suppergiù come una palla da gioco. Fecondato dal vento, esso si sviluppò in uno scimmiotto di pietra, perfetto in tutti i suoi organi e membra».

 Piero Palazzesi, scrittore e archeologo

 

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