Per la rubrica “ROMA CURIOSA: tutto quello che vorreste sapere sulla nostra Capitale” scopriamo i segreti che sono dietro tre dei primi più famosi della tavola di un Romano con la “R” maiuscola”! Pensate di sapere tutto su carbonara, gricia e amatriciana? Bene! Mettetevi alla prova con noi, rimarrete sorpresi nello conoscere quanta storia sia dentro ognuno di questi piatti.
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La Carbonara
Potremmo discutere ore su quanto debba essere cotto l’uovo (che poi non andrebbe neanche cotto!), sul prediligere il guanciale alla pancetta e sull’evitare senza deroghe l’uso della panna. Sarete sorpresi nel sapere, invece, che il primo “in bianco” per eccellenza sulla tavola di un vero Romano, di “romano” ha ben poco.
Sfatiamo subito un mito: non esistono antichi progenitori della carbonara. Ma analizziamo i fatti per arrivare al fatidico verdetto:
- in nessuno dei ricettari storici compare l’associazione di uovo e guanciale in un solo piatto
- la prima volta che si sente pronunciare il nome “carbonara” è nel film “Cameriera bella presenza offresi…” del 1951. Durante un insolito colloquio di lavoro con la cameriera Maria, interpretata da Elsa Merlini, il datore di lavoro chiede: “Scusi un momento, senta un po’, ma lei sa fare gli spaghetti alla carbonara?”. Anche nella finzione del film la ricetta non doveva essere così diffusa, poiché la cameriera non la conosce (mentre sa preparare gli spaghetti all’amatriciana);
- la prima ricetta della carbonara sembra sia stata pubblicata nel 1952 in una guida americana dei ristoranti di un distretto di Chicago dal titolo “An extraordinary guide to what’s cooking on Chicago’s Near North Side” di Patricia Bronté. Nella recensione del ristorante “Armando’s” l’autrice ne riporta una ricetta piuttosto precisa e non ci si può sbagliare: è proprio la carbonara che tutti conosciamo;
- la comparsa della prima ricetta italiana (ma non come la conosciamo oggi) è invece datata agosto 1954, quando appare sulla rivista “La cucina italiana”. Qui gli ingredienti sono: spaghetti, uovo, pancetta, gruviera e aglio.
Ma allora, dove e quando nasce la carbonara?
Le origini, come avrete capito, sono molto più recenti di quello che potremmo credere. Gli esperti si sono resi conto che effettivamente la ricetta della celebre pasta alla carbonara si diffonde, non a caso, solo dopo il 1944, anno in cui le truppe alleate arrivarono in Italia e principalmente a Roma. Anche se le storie sono tante, si racconta che a causa della scarsità di cibo provocato dalla guerra, in un’antica osteria romana ubicata in Via della Scrofa l’oste, per continuare a lavorare, utilizzò le “razioni K” (razioni di combattimento) offerte dai soldati americani: queste contenevano uova e bacon disidratati, che iniziarono ad essere utilizzati, in assenza di altri condimenti, come ingredienti per condire la pasta. Facendo di necessità virtù, il talentuoso oste creò inconsapevolmente un piatto destinato a diventare famoso in tutto il mondo. La combinazione del tipico gusto americano uova & bacon con la pasta condita con il formaggio ne decretò l’immediata fortuna su entrambe le sponde dell’Oceano Atlantico.
Nonostante l’origine a “stelle e strisce” ci piace pensare che questo piatto sia il frutto della creatività italiana e di quella capacità d’improvvisazione culinaria che anche in uno dei momenti più difficili della propria storia nazionale ha saputo creare un vero capolavoro.
Fonti: Wikipedia; Gambero Rosso
Chiara Maria Marchetti, archeologa, guida turistica abilitata (e buongustaia!)
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